Sunday, December 23, 2007

Natale è vicino!

Contempliamo il povero piccolo Gesù . Egli accetta la povertà, la nudità, la compagnia degli animali, tutte le ingiurie del clima, il fredo e tutto ciò che il Padre permette che gli capiti. Non è scritto che abbia porto mai le mani per avere le mammelle di sua Madre, si bbandonava, del tutto alla sua premura e all su previdenzaò e non rifiutava tutte le piccolle attenzioni che ella gli usava. Egli receveva i servigi di San Giuseppe, l’adorazione dei Re e dei pastori, tutto con la stessaa indifferenza. Cosi noi non dobiamo desiderare niente nè refiutare niente, ma sopportare e accettare ugualmente tutto cio che la provvidenzaa di Dio permetterà che ci capiti. Che Dio ce ne faccia la grazia.
[Francis de Sales]

Un fraterno saluto nell’aspettativa della gioia Natale con i migliori voti per l’anno e un fecondo Anno nuovo.
Con grande fiducia nel Signore,

Joseph Minja
Roma 2007

Saturday, December 22, 2007

Conocedor del hombre

La introducción a la Vida Devota
Tercera parte, capítulos 21-41
Grupo: Habla Hispana
Rosendo Alabau, Juan Aarón Cerezo, Davíd Marín

En la medida que vamos avanzando en el conocimiento, el pensamiento, la espiritualidad y la pastoral de san Francisco de Sales va aumentando también la admiración por el mismo y la sorpresa escondida en este "personaje" por demás patrono de la congregación a la cual pertenecemos.

Esta tercera parte la consideramos una obra de arte, una obra magistral, muy incisiva y práctica.

Sobre una realidad muy semejante a la vivida actualmente sabe tocar lo indispensable y acompañar con maestría al destinatario, en este caso, a la Filotea

Percibimos a un Francisco conocedor de la psicologia del hombre y la mujer de su tiempo para responder a la totalidad de sus necesidades.

Su comprensión delante de la miseria del ser humano es admirable y sabe llegar sin forzar ni violentar las conciencias. Distingue el hecho en sí, el pecado del pecador y en consecuencia actúa.

Descubrimos un humanismo cristiano en todo su discurso desde el amor conyugal como vocación a la santidad hasta en los momentos de descanso, desde el vestir hasta la preocupación por el interior de cada persona.

En san francisco de Sales, la vida espiritual abarca toda la persona superando la diatriba cuerpo-alma como dos cosas distintas. La moderación es una constante.
Es cierto que algunas cosas no serían aplicables hoy en día y es razonable debido al contexto desde el cual se mueve, pero es un referente para cualquier apóstol, en su interés pastoral, su preparación académica y espiritual, su enganche con la gente, su sinceridad en tratar los temas aun los más espinosos con una serenidad y equilibrio que estamos seguros impactó a los destinatarios de su tiempo

FELIZ NAVIDAD. Que la paz que porta el niño Jesús sea recibida en nuestros corazones y transmitida a nuestros hermanos más necesitados.

Davíd

Friday, December 21, 2007

L’amour pratique au quotidien

Introduction à la vie dévote
Partie 3me, chapitres 21-41
Sinval Pereira, Yosip Ola, Emmanuel Kipullu, Samuel Mondol

Cette partie nous parle de l’amour pratique au quotidien. Saint François nous montre que dans l’amitié, il existe deux sorte : la bonne, c’es ce qui nous fais envier les biens céleste, celle qui nous amène a la dévotion, tandis que l’amitié mouvais, elle est mondaine : comme remède, le saint nous conseille d’être rigoureux, a ne pas laisser les envies de cette terre tomber dans nos oreille, et laisser notre cœur se vouer totalement a Dieu.

Il poursuit en disant que l’amitié requiert une grande communication entre les amants, mais l’ami est ennemi quand il nous veut conduire au péché. Nous devons ainsi alors apprendre a exercé des mortifications extérieur, mais cela avec modération. Il est mieux de souffrir pour le travail que celui du jeune. Le dévot doit aimer son prochain comme sois meme, et il faut commencer par aimer son propre corps, cette expérience est bonne que quand on est seul. Il faut fuir les mauvaises conversations. Dans toute conversation, la naïveté, simplicité, douceur et modestie sont toujours préférées.

Dans la vie spirituelle, l’habits dit saint François est aussi importante puisque la netteté extérieur représente en quelque facons l’honnêteté intérieur, mais il faut être propre en se tenant du cote de la simplicité et de la modestie. Si nous sommes bien amoureux de Dieu, nous parlerons souvent de Dieu, ce qui remplie le cœur, déborde à l’extérieur. Cela doit nous amener de savoir juger les autre avec charité, ne rien faire de ce qui peux blesser l’autre, meme en simple plaisanterie. Nous devons nous garder de ne médire personne, ni directement ou indirectement car notre langage doit être doux, franc, sincère, rond, naïf et fidèle.

Thursday, December 20, 2007

Friendship true and loving: some attributes

Group reflections on Introduction to devote life
Part – 3 (chap. 21-41)
English group
(Showry, Ceasar and Joseph Minja)


• On avoiding bad friendships Don Bosco advised his boys to be more alert about bad companion ships and intern he promoted pious sodalities and prayer groups to distract their mind from bad things. Basing on Don Boscos’ idead, St. Dominic Savio one of the boys in his oratory exclaimed that “Jesus and Mary are his friends” Running away from bad companionship is running away from a Snake.

  • Playing double role in our intimate relationship either it be between husband and wife or between friends are not advisable.
  • We need to be careful of the situations which will lead us to bad relations and snatches one from being with Jesus.
  • We need to be appropriate to ourselves and avoid inappropriate relationships and intimacy with others.
  • When there is true intimacy there is always room for Truth, and freedom of expression and sharing.
  • The true and loving friendship will not lead to sin.

Reflecting on mortification, we need to be more cautious of being tempted when the body is over fed. All need to be moderate in feeding the body. Apart from this, if there is no faith from ones heart there is no meaning for whatever mortification we might do. Don Bosco said “Our length of our sleep must depend on the length of our work we do, ‘work and temperance’. But actual penance and mortification consists in doing our simple works daily, in a profound manner.

Speaking of oneself, first, one must have faith that he or she is a gift of God and when one recognizes this he or she will begin to recognize others and appreciate others as a Great gift of God.

Our behavior and physical appearance at the altar of the Lord must be kept in mind. Precisely decorum and piety must be shown. Our external behavior and appearance should not embarrass people.

We must manifest and witness God, through our talk, and behavior. Basically or initially this would fall on the families in which we live. The basic foundation for faith is our families where we learn initial piety and devotion to the Lord.

Speaking on optimistic attitude, if one cannot say any good about his companion it is time to shut one's mouth.

Fedeltà al quotidiano


La Filotea
Parte III cap 21-49
Gruppo italiano
Chalana, Giampiero, Luigi

  • Conoscenza profonda dell’uomo e dei suoi dinamismi, anche nell’ambito della vita di coppia.
  • Attento ai particolari esterni che sono, per Francesco, segno di ordine e pulizia interiore.
  • Nelle mortificazioni richiede sempre il permesso del direttore spirituale (don Bosco/Domenico Savio): pone l’accento più sulla mortificazione del cuore che del corpo
  • La fedeltà al quotidiano: è nelle piccole cose della vita, sempre presenti, che bisogna vivere e dimostrare la propria fedeltà a Dio.
  • Risulta un po’ difficile come lettura per via della mediazione culturale da fare tra due epoche così distanti.

Luigi

Il senso della misura

Filotea - Parte 3ª, Capitoli 21-41
Georges Naaman El Moualler, Naoki Tsujiie, Jaejun Chong, Wim Collin

Condivisione delle impressioni nostre dalla lettura della Filotea, Terza Parte

Oggi la nostra condivisione era un po’ particolare, perché mancava don Wim, speriamo che sia arrivato bene al Belgio. Perciò abbiamo scelto alcune capitoli che ci hanno toccati profondamente.

- Cap. 27-29: “Bisogna soltanto stare attenti a non passare dagli scherzi sereni alla derisione. La derisione provoca al riso per mancanza di stima e per disprezzo del prossimo”. Abbiamo detto che bisogna fare sempre buona conversazione, e riguardo agli scherzi dobbiamo essere attenti a non esagerare per non disprezzare l’intimità dell’altro. Poi, un altro ha parlato della necessità di cercare le cose belle nell’altro, e valorizzarla nel dialogo interpersonale. Un altro ha aggiunto, che nel Giappone c’è un pericolo per le famiglie, derivato dalla mancanza di presenza dei genitori a casa; specialmente se le due lavorano, e l’altro quando i genitori non educano i loro figli al buon senso delle cose, cioè questo è male o questo è bene, per loro tutto è buono! E così il giovane impara le cose cattive senza rendersi conto della sua gravita sulla sua vita morale: droga, bibite alcolici, ecc.

- Cap. 32-34. Riguardo ai giochi e alle danze. Abbiamo visto che i giovani di oggi sono molto attratti ai giochi come il “play station”, fino alla morte! Come stato successo a un giovane cinese; stato per un giorno davanti al televisore affinché morto giocando… Abbiamo osservato di nuovo il bisogno della presenza dei genitori, educare il giovane come gestire il suo tempo, ed educare alla mentalità di accettare la perdita; quando ci sono giochi proibiti per il Sales, come le carte, i dadi ecc… cioè non sempre devo vincere, e se l’altro ha vinto, questo non deve mettermi in crisi, cosi acquisto la compagnia dell’altro.

- Cap. 38-39. Qui la condivisione arrivata al cuore del dibattito sul senso del matrimonio. Ma, abbiamo osservato tutti, che oggi tutto il mondo richiama al divorzio. Forse, manca il senso della famiglia; ci pensa troppo al piacere personali = individualismo. Manca il senso del vero amore coniugale; il matrimonio civile. Lì abbiamo visto che il senso della laicità è valorizzato più che il senso della religiosità. Quando i genitori non sono ben educati alla fede, influire anche sull’educazione dei bambini.

Per sintetizzare possiamo dire, che il divorzio può derivare da due aspetti: quando manca il livello religioso nelle relazioni tra i sposi, e quando manca la morale nella relazione coniugale tra i sposi, cioè il rispetto dell’altro come tale…
19-12-2007


Georges, 辻家直樹, 정재준, Wim

Wednesday, December 19, 2007

Salesian inductive method


Introduction to the Devout Life
Part III, Chapters 21 – 41
English-Speaking Group
Rozario, John, Orlando

• As we move on to our readings, the teachings of St. Francis appear to be somehow rigid and to the point. Every detail and meager thing is essential for Christian perfection. It has to be done exactly as it should be, without any form of compromise: ex. Absolute detestation of vain things; shun evil at once; keep guard of all your senses otherwise you go astray; etc. However, these lead us to realize that he wants to build a strong foundation to the devout both in his human and spiritual life using these means.

• It is crystal clear that Don Bosco has affectionately been inspired by the teachings and mind of St. Francis. There are a lot of similarities in Don Bosco’s educative method he instills to the young: evil friendship has to be stopped at once; while, keep good ones at all cost; to much of austerity and physical mortification are discouraged; he insists on right forms of recreation joyful ones; he forbids gambling; allow oneself a healthy rest at night; avoid wasting time, the workshop of the devil; etc. Don Bosco like St. Francis gives importance to little blocks of good things in order build a fortress of sanctification;

• St. Francis in many senses is very educational and formative in his approach to life. In fact we can see the inductive method he tries to emphasize. He introduces, explains, elaborates things happening around us and come up to an ideal, a model to be followed. He has a clear distinction of vices and virtues.

• Another idea that strikes us from the reading, God is a just and loving God. He alone can judge man his creature. Therefore, we must not pass judgment to others. Leave it to God alone. He can change heart through his goodness and grace: Mary Magdalene, the repentant thief, and all who abide in him.

(Orlando)

Tuesday, December 18, 2007

La amistad que ilumina la vivencia cotidiana


la Filotea
Sobre la tercera parte, los capítulos XI - XX.

Agustín Novoa Leyva.
Patricio de la Torre.
Orlando E. Ortega Nates.

SÍNTESIS DEL TRABAJO
12 de Diciembre de 2007.

Dentro del grupo, después de escuchar a cada participante en sobre la lectura realizada a dichos capítulos se llegó a las siguientes conclusiones:

1. San Francisco de Sales en su libro Introducción a la vida devota presenta los contenidos de forma sistemática, es decir, sigue un método; ahora lo notamos en su presentación sobre las virtudes. Al hablar de ellas presenta la forma tradicional y también presenta muchisimas novedades para su tiempo. Presenta la Obediencia como virtud para todos. La obediencia sera mejor vivida si se tiene un Director Espiritual y un confesor. (La relación con el guia espiritual para Francisco de Sales es indispensable).

2. La Castidad es virtud para todos... en la presentación de la Castidad se ve con claridad el humanismo integral del Saleso. La virtud la propone para jóvenes, maridos y esposas, engloba para a todos. San Francisco de Sales acude a la presentación de modelos... Los santos que han vivido la virtud propuesta. La vivencia de la Castidad tiene que ser cuidada; Francisco de Sales hace recomendaciones claras y adecuadas no sólo para su tiempo; las recomendaciones son validas aún para nosotros, especialmente, la de frecuentar a las personas virtuosas.

3. La pobreza es presentada como virtud para todos. Los ricos y los que tienen bienes aún materiales deben preocuparse por vivir la pobreza. La pobreza es contra puesta a la avaricia. Habrá pobres sin nada material pero muy avaros... así aunque vivan en la miseria no vivirían en la virtud de la pobreza. El uso de las cosas y de los bienes siempre debe estar dirigido respecto a los que menos tienen, a los pobres... las actitudes personales respecto al tener bienes es la del desprendimiento y el desapego a dichos bienes... aún cuando son pocos. Los bienes siempre son fines. Hay que tener bienes para poder ayudar. Los pobres también necesita aprender a vivir como pobres en el desprendimiento y la caridad. Cristo es el Modelo del pobre. Se debe buscar la riqueza de Espíritu y tomar en serio la vivencia de la pobreza.

4. La vivencia de las virtudes se ve enriquecida con la vivencia de la AMISTAD. San Francisco de Sales habla ampliamente sobre la amistad. Es un tema que ha gustado pues ilumina la vivencia cotidiana. La amistad se construye en la vivencia de las virtudes y en la corresponsabilidad de estas, en cambio, la enemistad se da cuando son presentes los vicios.

5. Don Bosco también habla para sus jóvenes de la amistad. La amistad como virtud. La amistad como ayuda a conseguir la meta alta de la santidad. La amistad como relación con Dios.

6. La corresponsabilidad, la comunicación de valores, el ejercicio de las virtudes, la ayuda en el crecimiento mutuo son algunos temas del tratado de amistad...

Thursday, December 13, 2007

La virtud fundamental

La Filotea
Tercera parte, capítulos 11-20
GRUPO LENGUA ESPAÑOLA
Rosendo Alabau, Juan Aarón Cerezo, Davíd Marín

Sobre la obediencia, la castidad, la pobreza, la amistad...

Estos capítulos demuestran una vez más cómo Francisco es un profundo conocedor del corazón humano y cómo es capaz de tratar los temas más delicados y a veces “espinosos” con valentía, sencillez y gran profundidad, con el fin de ayudarnos en el crecimiento constante en la virtud.
Tiene claro que la caridad es la virtud fundamental para alcanzar la perfección, pero hay tres virtudes que facilitan el camino hacia la meta, y son la obediencia, la castidad y la pobreza. Los llamados “consejos evangélicos” también se proponen a los laicos como un regalo de Dios que espera respuesta de cada hombre y de cada mujer.

La obediencia ha de realizarse suavemente, sin réplica, alegremente, sin tardanza, sin enfado, y sobre todo...amorosamente por amor del Señor.

En cuanto a la castidad, Francisco da con su palabras, un “toque” preventivo, pues es mejor prevenir que lamentar. Y expone imágenes de no contaminación y cuidado. Atención porque el origen de la castidad radica en el corazón, pero se expresa mediante el cuerpo, y es preciso saber dominar el uno y el otro, en los diferentes estados: matrimonio, viudedad, mocedad...
Enfoca la pobreza en un doble nivel: la pobreza de los que son materialmente pobres, y la pobreza de quienes no siéndolo materialmente deben vivir las actitudes propias del que es verdaderamente pobre según el Evangelio. Por eso dice Francisco que se debe aprender a vivir sin poner el espíritu en las riquezas, y que se pueden usar los bienes de este mundo como se usan los vestidos, pero no apegándose tanto a ellos como si fueran la propia piel: el desprendimiento del corazón y el saber sufrir las consecuencias de la pobreza nos hace bienaventurados. Cuando sientes aflicción por una pérdida material, es señal de que estabas muy apegado a lo que has perdido. Y ya que lo que tenemos lo hemos recibido de Dios para hacerlo fructificar, es preciso que enriquezcamos al prójimo con los propios bienes y que vivamos como los pobres; más aún, que los sirvamos como signo de auténtica pobreza de espíritu.

Al tratar de la amistad trata del amor y dice que no necesita reciprocidades, y en cambio la amistad sí. Puedo amar y no ser correspondido. Un verdadero amigo te ayuda a crecer como persona, enriquece tu ser humano. La más excelente de las amistades es la amistad espiritual que tiene su origen en Dios. La perfección será tener amistades buenas y santas que no debilitan el espíritu y llevan a amar más a Dios.

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Francis de Sales reminds us about virtue

Introduction To The Devout Life
Part III, Chapters 10 - 20
Caesar Dizon, Joseph Minja, Showrilu Chinnabathuni

Reminding us of the Virtues: Obedience, Purity, Poverty and the Friendship.

  • What strikes us:
    • Though he is writing to the lay people about those virtues, to us Religious , Obedience, Purity and Poverty are not just virtues but THE VOWS we have professed before God.
    • Jesus, Christ has to be always our model and we must struggle to imitate Him for he lived such life.
    • Francis talks about the fragility of the Purity which he compares with a glass or a ripe fruit, and he says it has to be handled with care.
  • Francis mentions about the consequences which may follow after the curiosities.
    • To avoid externals or senses which can lead to impurity. But why he insists that the married people should be watchful of their purity?
    • Is there some negative concerns about appreciation of the sex?
On Purity, we thought of Don Bosco and how he used to remind the Youngsters about the importance of Purity and dangers [...avoid bad companians, ...leave your eyes behind and when you come back to get them back..]

We got used to the word PURITY as we were sharing . Refering to chapters XII and XIII the word used is Purity: On Purity, and How to maintain Purity. We are strongly convinced that Purity is connected to Chastity.

(Joseph)

Obbedienza - ma quale?

La Filotea
Parte 3ª, capitoli 11-20
Gruppo giapponese, coreano, libanese, fiammingo
Georges Naaman El Moualler, Naoki Tsujiie, Jaejun Chong, Wim Collin

La condivisione d’oggi è stato un pochino particolare, perché, abbiamo parlato del primato della autorità della chiesa e dello stato. Non è sempre facile di capire quale autorità è più importante. Di nuovo abbiamo scoperto che il background di ciascuno di noi gioca un ruolo importante nel modo di leggere e capire la Filotea.

Non si tratta di un’obbedienza cieca: è necessario che le persone stesse devono pensare e capire la ragione e la motivazione dell’obbedienza della cosa da quale si parla. È in nostro tempo una illusione di pensare che la obbedienza è qualcosa che si fa senza pensare, negoziare, parlare con i altri fanno ormai parte del concetto ‘obbedienza’.

Ma è qui si scopre il problema. Quale obbedienza è la prima, quella della fede oppure quella dello stato. Quando l’ordine dato è, va nella stessa direzione non c’è nessun problema. I problemi cominciano quando sono contrario. L’abbiamo illustrato con un esempio. La fede dice che non si può uccidere, è chiaro, non chiede molta spiegazione, è scritto nella bibbia, è nei comandamenti. Ma un soldato può essere ordinato di uccidere qualcuno in causa di guerra. La differenza tra obbedienza obbligatoria e volontaria non è cosi chiaro. Come si fa? Non vogliamo andare molto in dettaglio, possiamo dire che la discussione era animata.

In una lettura veloce sull’amicizia pensiamo che il concetto dell’amicizia da parte di San Francesco di Sales è una cosa molto chiaro e limitato. Non sembra di esistere un’amicizia nella libertà. Non è un’amicizia libera, di soltanto gioia e allegria. La vera amicizia è l’amicizia nella luce della fede. L’amore è vero o non è vero, non c’è qualcosa fra le due.

Georges, 辻家直樹, 정재준, Wim

Principio della gradualità

La Filotea
Parte III cap 11-20
Gruppo italiano
Fabiano, Chalana, Giampiero, Luigi

  • Procede per gradi: rispetta il principio della gradualità nella crescita spirituale.
  • Castità: si ritrova molto dell’insegnamento di Don Bosco e di Don Barberis.
  • Risalta in maniera forte l’aspetto umano della spiritualità: l’amicizia spirituale come buona/cattiva.
  • L’obbedienza alle varie autorità: al di là della comprensione teologico-sociale del tempo, traspare “l’onesto cittadino”.
  • In generale: questa parte risulta più semplice e scorrevole. Gli insegnamenti contenuti sono in buona parte utilizzabili pastoralmente.


Luigi

Virtues as means to learn to serve God and neighbour

Introduction to Devout Life
Part 3, chapters 11 to 20.
Sinval Pereira, Yosip Ola, Emmanuel Kipullu, Samuel Mondol

In this section the gentle Saint develops elaborately the three virtues of poverty, chastity and obedience and suggests practical means of preserving these virtues in one's journey of life.

The virtues for him are not ends in themselves but means to arrive at the Service of God, and God's people, they are means to arrive at perfect charity.

Obedience
He speaks of two types of obedicence:
Necessary obedience – that which already appeals to us by our state of life
Voluntary obedicence – when we obligate ourselves by our own choice and when this choise is not imposed on us by someone else.

Chastity
He speaks of chastity of the heart, chastity of the body, chastity within the bond of matrimony and moderation in the use of sex within the bond of marriage. Thus he is very radical in his teaching on chastity.
He gives practical suggestions how to grow in this virtue. Chastity may be lost both by body's external senses and by thoughts and desires within the heart.

Poverty
The virtue of poverty makes us totally depended on God and on His providence.
It is an act of surrender into the loving embrace of God our Father.
Poverty liberates us from the demon of possession.

Wednesday, December 12, 2007

Filotea 3, 1-10



Ejercicio de las virtudes

La Filotea
Tercera parte, capítulos 1-10
GRUPO LENGUA ESPAÑOLA
Rosendo Alabau, Juan Aarón Cerezo, Davíd Marín

Sobre el ejercicio de las virtudes.

Vemos en Francisco de Sales un profundo conocimiento psiológico del hombre
  • Desde la naturaleza aclara el estado espiritual
  • Va a los más profundo del ser humano
  • Utiliza muchas imágenes

En el capítulo XI que habla sobre la SUAVIDAD CONTIGO parece un capítulo de vanguardia psicológica, de acuerdo al tiempo, contexto que vive Francisco de Sales.
  • Sin capítulos para: Rumiar y Reflexionar.

Amare gli altri con l’amore che viene da Dio

La Filotea
Parte 3, capitoli 1-10

Gruppo giapponese, coreano, libanese, fiammingo
Georges Naaman El Moualler, Naoki Tsujiie, Jaejun Chong, Wim Collin

La Filotea sembra d’essere ancora attuale, e lo sarà anche sempre.

C’è, come è scritto anche in nostri giorni, una differenza grande tra umiltà e abiezione. Forse anche noi ci cadiamo qualche volta nel buco, di tentare di essere umile, ma non è cosi, forse amiamo soltanto la nostra abiezione per fare bella figura negli occhi degli altri. Parliamo dell’umiltà esteriore ed interiore. L’umiltà interiore è più importante di quella esteriore. L’umiltà esteriore può essere uno simbolo di quella interiore, ma non è sempre così.

Dobbiamo imparare a vivere insieme con i nostri prossimi per amore di Dio. L’umiltà ci fa crescere in perfezione davanti a Dio e la dolcezza davanti al prossimo. Allora, via con le parole brutte! Via con i pregiudizi! Avviciniamoci ai nostri vicini con amore, l’amore ispirato da Dio.

Dobbiamo sempre essere consapevole che la realtà del mondo non è la nostra realtà unica. C’è nella vita di noi, dei cristiani un'altra realtà più importante da quale dobbiamo tenerci conto. La ficca in Dio è parola chiave nella vita di ciascuno di noi. Mentre con una mano raccogli e ti servi dei beni di questo mondo, con l’altra tieni aggrappata al Padre celeste. Fa attenzione a non lasciare la sua mano e la sua protezione.

Abbiamo trovato purtroppo anche qualche difficoltà nella lectio di questi capitoli. Per esempio nel modo di presentare il nostro Dio. Qualche volta in certe regioni nel mondo, si mette molto accento sulla paternità (e maternità) di Dio. Dio chi sembra di essere un padre e una madre nello stesso tempo. San Francesco di Sales ha qualche volta un’immagine ben diversa di Dio. Il Dio del Savoiardo è, il creatore del mondo, del bene e del male. Qualche volta nella lettura può sembrare che il male che arriva alle persone è, nella visione di San Francesco, la creazione di Dio. Ma che cosa facciamo con la sofferenza innocente? Non è possibile che per esempio un Tsunami è la colpa, la punizione di Dio a causa del male fatto dagli uomini, perché chi sono morti e feriti tante persone innocente. Alla fine c’è la salvezza, va bene, ma adesso? Soltanto la sofferenza?

Georges, 辻家直樹, 정재준, Wim

Dejamos todo en manos de Dios


La Filotea sobre la tercera parte capítulos: 1 – 10

Participantes: Agustín Novoa Leyva.
Patricio de la Torre.
Orlando E. Ortega Nates.

SÍNTESIS DEL TRABAJO
05 12 07

- En los tres primeros capítulos, se habla de las virtudes, donde se propone una selección de ellas para las personas que deseen practicarlas, es decir, optar en aquellas que a la persona le hacen falta para su crecimiento espiritual; razón por la cual se recomienda hacer una lectura de la propia realidad y aplicar, estas virtudes, a la vida. Mas claramente, al proyecto personal de vida.

- También nos encontramos que se habla de la caridad como la virtud más alta y cómo las demás virtudes se encaminan hacia ella, pues estas se pueden considerar como las que adornan la caridad. Es la caridad la que impulsa a las otras virtudes. En el desarrollo de los siguientes capítulos se sobre entiende que habla de ella cuando se refiere a las virtudes.

- Es interesante como San Francisco de Sales presenta una lista de ejemplos de santos y de la elección de las virtudes que han hecho ya que se muestran como modelos virtuosos para las personas. Desde otro punto de vista, se podría decir que en nuestra experiencia salesiana se habla de Don Bosco y de su experiencia de vida en las virtudes, pero se puede correr el riesgo de no aprovechar las experiencias de otros santos. Es decir, se requiere conocer un poco más de la vida de los otros santos, ya que son modelos de virtud para el cristiano. Ejemplo de ello, el mismo Don Bosco que toma modelos de virtud de otros santos como propuesta para sus jóvenes. Por lo tanto se pude proponer la virtud adecuada a una persona o a un grupo de acuerdo a las necesidades y al trabajo pastoral.

En las casas de formación es cierto se plantea la vida de Don Bosco pero no se pude negar que también la presencia de modelos de virtud pueden ser ayuda para el crecimiento espiritual de la persona. También en el trabajo pastoral con las personas que nos rodean se pueden presentar dichos modelos de virtud.

- Cada estado de vida tiene sus propias virtudes para trabajar, es decir, el padre de familia, el obispo dependiendo de su posición. A cada uno es diverso en lo que tiene que trabajar. No seguir al pie de la letra sino cada uno a su propia condición.

- En algunos parágrafos parece que se aprecia la implicancia de la antropología en la experiencia espiritual, a tal caso la humildad. En el capitulo 6, es interesante como se recomienda a la persona en el “desprecio así misma”, pero en el sentido positivo de relación con Dios, es decir, el reconocimiento de la debilidad como ser humano ante la presencia de Dios, el reconocimiento de las capacidades ante Dios.

Igualmente cuando habla de la ira y otros aspectos internos del ser humano, habla de un camino espiritual y de manera indirecta de un proceso psicológico en el crecimiento personal.

- Al hablar de la caridad, recomienda que debe partir de la misma persona. La dulzura hacia nosotros mismos. Por eso el estilo que presenta Sales es para cambiar uno mismo, de quererse uno mismo, de corregirse. Pero dejándose en las manos de Dios. Así se pude ver que cuando la psicología propone estos conceptos modernos de la auto- aceptación, no son conceptos nuevos, ya los santos los refieren desde sus propias experiencias.

- En estos capítulos se recalca la humildad, pues se debe tener en cuenta que escribe a la gente de su tiempo, a una clase que tiene títulos, posiciones, razón por la cual hace énfasis en este valor. Y en muchos casos les recomienda que las virtudes se deban ocultar y no mostrarlas hasta que la caridad misma impulse a presentarlos. Se habla de un equilibrio, ser lo que se es y lo que se tiene en el momento adecuado. Se puede aplicar hoy a ciertas cosas, como la apariencia en el vestir, vivir de la marca del vestido, etc.

- Sobre el director espiritual, deja claro que es la persona que acompaña el estado de vida de quien se confía en el, y, puede ser su papel el ver que virtud se aconseja o recomienda.

- En el controlar la ira, en la dulzura que recomienda Sales, se pude encontrar en el tratado del sistema preventivo propuesto por Don Bosco.

- En estos capítulos hay constante citación bíblica, sobre el cantar de los cantares.

- Cuando habla de las virtudes, se deben ver como regalo de Dios, no buscarlas para sobresalir. Como lo que pareciera un acto de humildad se puede presentar como un acto de vanidad cuando no se ve como la acción de Dios.

- Se puede decir que cuando San Francisco habla en estos capítulos de las diversas recomendaciones y sugerencias, parece que refleja su propia experiencia, no es solo escuela para los otros sino que desde la propia vida se convierte en ejemplo.

- El capítulo diez, cuando se habla de una vida frenética presentada por la sociedad, así igualmente en la vida salesiana, puede parecer que la persona se tensione; san Francisco de Sales recomienda dejar todo en manos de Dios.

- Para tener presente: en este camino de vida devota, pueden haber personas que quieren cambiar de vida, pero el peligro es que pueden llegar al escrúpulo religioso, ya que tenderán a ver su propia vida con juicios equivocados. A esto se recomienda estar atento.


Orlando

Tuesday, December 11, 2007

Look for pearls, not for sea shells

Introduction to the Devout Life
Part Three, Chapters 1-10
English-Speaking Group
Rozario, Orlando, John

Every human being should have eagerness to practice the virtues which are means to a higher form of life. However, too much eagerness for Higher Perfection may backfire on you. Hence start by practicing simple virtues

If we have a very high goal to attain we may not be able to attain that and it may discourage us. Hence start by doing simple things.

What fits you or suits to you, this you should choose.

Leave out the unwanted elements of criticism. If criticism helps you, accept it. If not close the ear to that and concentrate in practicing the virtues. For example, a man who wants to posses pearls need not to worry about shells. Don’t be over worried about what others say.

The mistakes you make should not lead you to underestimate you. Accepting yourself, with your good points and your limitations, is a crucial part of your growth.

Anger should be avoided. Avoid anger with God, with others. and with yourself. Instead of feeling anger feel compassion for others and practice practice with you.

Thursday, December 6, 2007

Non quanto ma come…

Filotea, Parte 3ª, cap. 1-10
Gruppo Intercontinentale

Sinval Marques PEREURA
Emmanuel KIPULU WASHI
Samuel MONDOL
Yosep OLA SUBAN

In questa terza parte dal capitolo primo al capitolo dieci:
  • Si fa capire le virtù con l’immagine della natura.
  • Entra molto nella mitezza, la pazienza, la mortificazione del cuore, l’umità, l’obidienza, la povertà, la castità e la dolcezza.
  • parla dal cuore, l’esperienza personale
  • ognuno deve sviluppare e esercitare le sue virtù
  • riferimento ai santi: come si sviluppa le virtù.
San Francesco de Sales veramente ha scavato l’esperienza per portare avanti il discorso che fa in questa parte. Quello che dice in questi capitoli viene dalla sua esperienza la quale veniva arricchita, giorno per giorno, nell’incontro con Dio poi per manifestarlo agli altri come si può vivere Dio: come si può gustare Dio nella vita quotidiana.

E come si fa vivere o gustare Dio? Ecco attraverso le virtù che Dio ha dato ad ogni persona. E ogni persona deve impegnarsi a sviluppare e esercitare le virtù in modo serio, non soltanto con la fedeltà ma anche con prudenza, sia nelle piccole che nelle grandi cose nella vita. Ma uno che vuole fruttificare le sue virtù deve esercitarle con umiltà. Deve lasciar perdere qualsiasi ambizione di farsi famoso, abbandonando il desiderio di ricevere onore e gloria umana.

Nel mondo d’oggi è un po’ difficile praticare tutto questo, ma uno che si mette veramente sotto la grazia di Dio, abbandonandosi totalmente all’amore di Dio, può farla tranquillamente perché sa che: Dio non guarda quanto facciamo ma come lo facciamo.

[Ola]

Wednesday, December 5, 2007

A discourse on every-day virtues

INTRODUCTION TO THE DEVOUT LIFE
PART III, CHAPTERS 1-10


English-Speaking/Asian-African Group
CAESAR DIZON (16154T),
JOSEPH MINJA [15999T],
SHOWRILU CHINNABATHUNI

Humility
  • It can not be forced from the outside. It must come from within. It enables us to accept any situation (both sadness and happiness) in life as well as its burdens (responsibilities).
  • It is for all and not just for certain categories of people. But it should be expressed according to one’s state in life.
  • Mother Teresa’s (of Calcutta) humility enabled her to reach out to the lowest strata of society. St. Francis de Sales came from the nobility, yet he was able to mix with ordinary people.
Abjection
  • I can’t accept his teaching on abjection. Perhaps this is due to differences in mentality. I don’t know for the life of me why anyone would want to feel and be treated like a door mat. While I can accept the fact that a street sweeper may have qualities which put him ahead of me, I don’t think I can accept that in terms of education he would be ahead of me.
Patience
  • This part struck me because I am impatient. For example, I hate waiting. When I lose my patience, I tend to complain a lot.
  • This virtue gives us the capacity to endure suffering. Life has its share of problems and difficulties (community life, too). Patience enables us to go through these.
  • There are always things to complain about. There are always trouble and difficulties. But we can do something about it. If we just open our eyes, we will realize that there are people with troubles greater than our own and yet, they handle them well. I complained about having no shoes, until I saw someone without feet.
  • Patience is important in pastoral work. For instance, I used to go to a village. Going there is inconvenience (if not hardship) enough. But to wait for two hours before people start to come one by one (in trickles) is too much. But you have to be patient.
Anger
  • Anger does no good. That is why Don Bosco reminded us never to punish in anger, never to reprimand when angry. For the boys will think that we punish and reprimand out of anger and not with their good in mind. And in fact, when we do punish under the influence of anger, our punishment tend to be unreasonable.
Righteousness
  • In community one should be righteous with everyone. Righteousness means treating everyone correctly, open-minded, humble, available to all, possessing fine human qualities and being truthful.
Wisdom
  • I forget to ask for wisdom. I pray to pass the exams. But why? For what? With wisdom I will be able to accept God’s will in my life and I will be able to use my gifts for the benefit of others.
Living without becoming Over Anxious
  • I find his observations and advice reasonable. Indeed, anxiety affects performance. And by attempting to do everything at once, we end up doing nothing.
Troubles and Complaints
  • Troubles are the part and parcels of our lives. Very often we are overtaken by them and tend to think that is the end of everything. Other people have got more and unbearable problems/each one differently. Francis is reminding us to accept them positively and do away with complains. Perhaps they teach us of carrying the cross with the crucified Jesus.

Encountering difficulties in Part Three of Devout Life


Group discussion began today on Part Three of the Introduction to the Devout Life. During the discussions, each of the groups found some difficulty with this section. In one way, the reading was easier because Francis de Sales makes use of a great variety of images taken from Nature and form human experience. On the other hand this section presents greater difficulties because our world view is very different from that of the people of Savoy at the start of the 17th Century. They saw God as actively present in all the events of their lives, bringing reward and punishment immediately; we tend to see God less in terms of Judge and more in terms of being Author of Life, perhas even detached from our exploits and our everyday wins and losses.

The discussions were very animated today, as can be seen in the reports from each of the groups.

Saturday, December 1, 2007

Un Francisco de Sales muy creativo y original

La Filotea
Segunda Parte. Capitulos 10-21

Grupo de lengua español

Rosendo Alabau, Juan Aaron Cerezo y David Marín


En esta segunda parte de la Introducción a la vida devota de san Francisco de Sales, nos hemos sentido más identificados y reflejados.

Es la praxis espiritual conocida por don Bosco, enseñada y presentada en su Sistema Preventivo como camino hacia la santidad. Entre otros, cometamos que estos capitulos están muy bien escritos con ejemplos muy actuales a pesar de la distancia cronologicos que nos separa. Incisivos. Abarca toda la jornada del cristiano, desde la mañana al despertar hasta la noche al cerrarse, en un circulo donde la presencia de Dios es hecha consciente por el devoto

Nos sorprendió gratamente la sintonía en la propuesta de vida sacramental - pedagogica de san Francisco de Sales con don Bosco, especiamente la comunión y la confesión.


En el capitulo XVII inferimos la práctica de la Lectio Divina: Escuchar la palabra, conservarla en el corazón, lo que decimos a Dios y lo que Dios nos dice.


Percibimos a un san Francisco de Sales muy creativo y original. La imagen del retrete impactó en el grupo como expresión de nuestras propias necesidades espirituales: la posibilidad y la exigencia de hacer "vacíos" durante el día que te permitan " respirar", detenerte, retirarte o abstraerte, (no como huida) de manera que la actividad no te ahogue el espíritu.


La reflexión nos llevó a interrogarnos sobre el verdadero sentido de ser contemplativos en la acción.

Friday, November 30, 2007

Théologie pratique


Introduction à la vie devote
Partie II, chapitre 10-21
Groupe des quatre continents
Emmanuel Kipulu, Samuel Mondal, Yosep Ola, Sinval Pereira

Le partage de notre groupe sur la deuxième partie du livre “la Filotea” chapitre 10 – 21, nous avons penser que l’auteur parle d’une théologie pratique qui n’est que la présence quotidien de Dieu dans la vie du chrétien qui commence le matin, poursuit dans la journée jusqu’au au soir par un examen de conscience. La centralisation des sacrements (eucharistie, confession…) dans la vie en entretenant cette vie dévot.

En lisant la vie de Dominique Savio, Michel Magone… Dons Bosco conseillant ses jeunes à faire de leur vie, une prière. Puisque Dieu est présent pendant toute la journée.

KIPULU Emmanuel

Difficult fo those with heavy schedule

Introduction to the Devout Life
Part II Chapters 10 – 21
English-speaking Group: Joseph, Caesar, John

Our group discussion developed as follows:
  • St. Francis De sales make impression on personal life through his writings. In daily life we may take life for granted but what we need is entering into the life of prayer, being in Union with God and feeling the necessity of prayer in our life.
  • His practical Examples for daily life on One hour Mediation and prayer sounds well but we see that it very difficult to be practiced by the lay people because of the daily heavy schedule. The house wives might practice them better.
  • Importance that should be given to frequenting Confession and Eucharist are more necessary for spiritual growth and to live a life of holiness and perfect oneself. On this topic we were reminded of Don Bosco speaking to St. Dominic Savio on importance of confession and communion and frequenting always a fixed confessor for the sacrament of confession. We shared also the Dream that Don Bosco had on 3 ropes. In the dream the Devil says that it: it prevents the boys from making a good confession. First rope signifies 1. I tempt the boys to hide the sins. 2. No true sorrow and contrition for the sins 3. I won’t allow them to make resolutions for life. St. Francis insists on Change of life.
  • Don Bosco prepared his boys especially St. Dominic Savio, for receiving communion previous night itself.
  • St. Francis also gives importance of the word of God, reading spiritual books, making retreats, reading life of saints to keep one away from distractions. The above practice is necessary for us Christians. Nowadays the Church insists on Lectio Divina. Don Bosco too speaks on WORD OF GOD though in a broader sense. Priests should prepare themselves for sermons and deliver them with faith and devotion.
  • Our group members express that they prefer guided (directed) retreats than simply preaching and listening the way St. Francis speaks.
In Summary.

1. All must feel the necessity of prayer life and union with God
2. Life of Holiness
3. Frequenting Sacraments

4. Transformation of life.

5. Proper disposition to receive sacrament of Eucharist

6. Daily Reading and following the word of God in life

7. Guided retreats for happy living.

(Joseph)

CHIAMATA ALLA SANTITÀ (SDB e GIOVANI)

Questo è il riassunto del lavoro di gruppo del mercoledi...

Gruppo 1:

CHIAMATA ALLA SANTITÀ (SDB e GIOVANI)

CHIAMATA (Ascolto)
SANTITÀ (Don Bosco modello e Maestro)
SDB (Impegno personale)
GIOVANI (Attraverso loro ascoltare)

Sinval


Gruppo 2:

...Radicati nello spirito di Don Bosco per far conoscere Gesù Buon Pastore ai
Giovani per arrivare alla santità attraversando il sistema preventivo...

Orlando

Accento sulla devozione quotidiano

La Filotea
Parte 2, capitoli 10-21
Gruppo giapponese, coreano, libanese, fiammingo
Georges Naaman El Moualler, Naoki Tsujiie, Jaejun Chong, Wim Collin

Che cosa mi ha colpito in senso positivo e negativo?


Se noi facciamo nella nostra vita come è stato scritto in questi capitoli, seguendo le indicazione di San Francesco di Sales, viviamo una spiritualità autentica, siamo uomini spirituale nella vita quotidiana, possiamo incontrare il nostro Signore più facile in ogni momento del giorno.

C’è un accento molto forte sulla devozione quotidiana, non soltanto una devozione, ma una dedicazione del giorno, de tutti momenti del giorno, di ogni cosa che si fa, di dedicare questo a Dio, di sentirsi sotto la presenza di Dio, come Egli guarda sopra le tue spalle.

Da l’altra parte sembra di essere molto chiuso, come sei in una stanza e non ci sono finestre, non c’è la possibilità per uscire. Tutto sembra di essere concepito nel senso devoto, nel senso di Dio, soltanto pensare già alla seconda striscia di torta è già peccato. C’è in altre parole poco spazio per la libertà umana.

Le indicazione sono ben preciso, da l’impressione di essere una specie di manuale, ma non qualsiasi manuale. Ti fa entrare non in un rapporto impersonale con Dio, no, il rapporto è molto personale. Parliamo di ‘io’ e ‘Dio’, noi due dobbiamo fare le cose.
Soprattutto quando parliamo della comunione vediamo che un rapporto interpersonale sembra di essere indispensabile. Soltanto cosi, e è come sono presente le cose scritto da San Francesco, è possibile di crescere nella fede.

Ci sono purtroppo anche alcune difficoltà.

Per i laici, come abbiamo, accennato già, i laici chi hanno una famiglia, chi lavorano, un modo di vivere con Dio cosi intenso non è una cosa che si fa cosi semplicemente. Forse possono trovare una mezza ora per meditare e pregare, ma possono vivere con Dio, nella presenza di Dio ma con tutte queste indicazioni sarà difficile.

Quando leggiamo questi ultimi capitoli non sembra più una ‘introduzione’ alla vita devota. Le gente chi fanno questi esercizi devono avere fatto già un passo grande nella vita spirituale.

Sempre dicono che i religiosi devono lavorare con un cuore di preghiera. Ma purtroppo la realtà insegna un’altra cosa, force lavoriamo molto e anche durante i momenti espliciti della preghiera (lodi, vespri…) pensiamo al lavoro (che cosa dobbiamo fare, come lo facciamo…). La vita cerca la preghiera; la preghiera cerca la vita.

Santi come un Don Bosco riescono a fare della vita tutto una preghiera, sono capace di vivere cosi intenso con Dio, così uniti con Dio che tutte le cose che fanno sono una preghiera. Ma l’uomo semplice chi vuol essere introdotto alla vita devota? Il semplice religioso chi deve lavorare molto e ha poco tempo per contemplare la sua vita con Dio?

Che cosa possiamo fare nel nostro contesto con le cose c’abbiamo letto?

Alcuni temi sono interessante per applicare nel contesto libanese, purtroppo non è possibile di implementare tutto questo così, per esempio sulla meditazione c’i vuole una schema nuova, e riguardo il fatto che parliamo dei laici, per loro è difficile di prendere cosi molto tempo per fare la meditazione, hanno bisogno di mangiare e allora di lavorare per guadagnare soldi.

Per esempio nel contesto coreano sembra interessante le preghiere giaculatorie. Le preghiere piccole, semplice, meditative, che si può usare in ogni momento en non prendono molto tempo. È un modo di imparare a pregare, e è semplice, non hai bisogno di parole grande e difficile.

In Giappone, c’è piuttosto bisogno di un approfondimento del concetto di conversione. Come ha descritto San Francesco la confessione è una cosa formale, c’è bisogno di una vera e profonda conversione. Non aiuto molto di parlare di cose generiche, in questo modo il sacerdote non può aiutare.

Forse nelle Fiandria il punto di vista sulla preparazione per la santa eucaristia e la comunione può aiutare i giovani a vivere meglio la eucaristia. Sembra che per San Francesco la preparazione comincia prima della messa, molto prima. Forse noi cominciamo troppo tardi, cioè durante la messa oppure cinque minuti prima. Serve una preparazione molto chiaro e semplice.

Georges, 辻家直樹, 정재준, Wim

Tutto fatto per amore



FILOTEA
Parte II - Capitoli 9-21
Grupo di lingua spagnola 2:

Agustín, Orlando, Patricio.

Alcune cose che abbiamo parlato e che sono per noi significative:
  • L’importanza di impostare bene il giorno ogni mattina: ringraziando Dio, facendo un buon proposito per approfittare bene il giorno, prevedendo le situazioni in cui ci troveremo... riconoscendo Dio presente in tutto il giorno.
  • Le aspirazioni, le giaculatorie e i buoni pensieri come modo di far crescere e mantenere viva la devozione e anche come tempo speciale di unione con Dio durante il giorno.
  • L’invocazione agli angeli e ai santi come protettori, modelli e consiglieri della nostra vita e anche come aiuto per crescere nella devozione e unione con Dio.
  • La grandezza della solitudine e dell’interiorità nel fare le cose quotidiane, con lo sguardo verso Dio.
  • L’importanza del direttore spirituale come guida e consigliere nelle scelte nel cammino.
  • L’importanza della confessione ogni 8 giorni. Il bisogno di avere un confessore fisso nel quale porre la fiducia e chiedere consiglio. Il bisogno di essere molto aperto al confessore, esponendo con chiarezza e concretezza tutto, così lui mi può aiutare nella mia conversione.
  • Il riconoscere nella confessione avere mancato al amore di Dio, e il bisogno di essere purificati del “amore che tradisce” (esempio della leonessa e il leopardo).
  • Il fare tutte le cose per amore. Questo del AMORE è un linguaggio molto usato per Francesco di Sales.
  • Per quello che se riferisce alla comunione fatta con frequenza, è un tema di innovazione per la sua epoca. Dice di fare bene la comunione, soprattutto con vera devozione.
  • Mette in rilievo il fare la comunione spirituale. Crediamo che un tema attuale nella società di oggi soprattutto in questi casi di irregolarità, soltanto che se deve dare a conoscere e aiutare a farlo bene.

Patricio

Like a bird returning to her nest


Introduction to the Devout Life
Part 2, chapters 10-21
English-speaking Group 1
John, Rosario, Orlando

St. Francis de Sales proposes to a devout a constant growth of Christian perfection through sensible and concrete ways:
  • Spiritual retreat is likened to a bird coming back to its nest to retire and revitalize itself after a while, alone with the Creator.
  • The devout raises his/her thought in ejaculatory prayer to the Divine, contemplating every creature. Every thing that has in contact with the Creator is divinely useful.
  • The sensible images of the outside world help the devout to penetrate his/her interior being. They have spiritual orientation.
  • The Teachings of Christ and the sacraments continue to guide the devout to a right perspective of Christian perfection.
  • Eucharist offers the highest form of prayer. One receives Jesus and allows him/her to be a gift to others. It is a communion with Christ that becomes the source of strength in times of difficulties. Thus, this sacrament shields and keeps the devout steadfast and firm in faith.
  • Confession maintains our spiritual life in the state of God’s grace. Gives peace to the soul which is necessary to the reach Christian perfection.

Orlando

Temi cari a don Bosco


La Filotea
Parte 2, capitoli 10-21
Gruppo italo-cingalese
(Fabiano, Chalana, Giampiero)

Emergono, in generale, molti temi “respirati” in altri corsi di salesianità e negli anni di formazione. Ritroviamo in questa parte molti temi cari a don Bosco e alla nostra tradizione.
Degni di attenzione ci paiono:

  • Il ringraziamento precede sempre: è una metodologia pedagogica. Questo sia al mattino, che alla sera, nell’esame di coscienza. Si parte prima dal positivo (vedi don Bosco: prima la bellezza della virtù, poi la bruttezza del peccato).
  • L’impianto della sacramentala è quello presente anche in don Bosco. I sacramenti danno forza, potenza, conferiscono aiuto nella vita virtuosa.
  • La devozione e la vita cristiana sono realtà ecclesiali: non una fede intimistica ma comunitaria. In questo ambito vanno inserite le letture delle vite dei santi, che rivelano il nostro procedere insieme, in cordata: anche loro ci sostengono nell’andare avanti.
  • La devozione personale è anche a beneficio della realtà ecclesiale, del prossimo: il mio impegno nella preghiera può servire a far crescere la fede di chi mi sta vicino.
  • L’aspetto preventivo: il prepararsi sin dal mattino a vivere bene la giornata, prevedendo le difficoltà incontrabili e le virtù da potenziare. Tutto può divenire preparazione alle difficoltà future, così da affrontarle meglio.
  • La presenza degli angeli è vista come quella di assistenti, presenti per aiutare nel bisogno.

Sunday, November 25, 2007

Metodologia precisa y concreta

INTRODUCCION A LA VIDA DEVOTA ( FILOTEA)
CAPITULOS XI-XXIV

GRUPO LENGUA ESPAÑOLA
INTEGRANTES: ALABAU ROSENDO, CEREZO JUAN AARON Y DAVID MARIN

APRECIACIONES:

DESPUES DE HABER LEIDO Y COMENTADO EN GRUPO LOS CAPITULOS DE "INTRODUCCION A LA VIDA DEVOTA" DE SAN FRANCISCO DE SALES, CONCLUIMOS:

  • SAN FRANCISCO DESARROLLA UNA METODOLOGIA PRECISA ,CONCRETA
  • FIEL A LA ANTROPOLOGIA DE SU TIEMPO.
  • MARCADO INFLUJO PLATONICO DUALISMO (CUERPO- ALMA)
  • DIFICIL DE ENTENDER EN NUESTRA EPOCA
  • RELACION MUY VERTICALISTA: SE CENTRA EN LA SALVACION PERSONAL
  • CON UNA IMAGEN DE DIOS TERRIBLE. NO ES EL DIOS MISERICORDIOSO DE JESUS
  • REFLEJA UN VOLUNTARISMO EXAGERADO
  • ADEMAS, AL CONFRONTAR DON BOSCO CON SAN FRANCISCO DE SALES NOTAMOS MUCHO INFLUJO


RESPECTO A LAS IMAGENES USADAS POR SAN FRANCISCO

  • PROVOCADORAS A LA IMAGINACION
  • IMPACTANTES
  • ATERRORIZANTES
  • LOS SUEÑOS DE DON BOSCO, ESPECIALMENTE LOS TOCANTE A LOS NOVISIMOS SON MUY PARECIDOS A LOS DE SAN FRANCISCO DE SALES

Saturday, November 24, 2007

Esiste una separazione fra la vita e la preghiera?

La Filotea
Parte Seconda, capitoli 1-9
gruppo italo-cingalese
Gruppo: Luigi, Chalana, Giampiero, Fabiano

  • Riprende il metodo ignaziano, anche se ci sono delle particolarità sue, personali.
  • Punta sulla qualità piuttosto che la quantità di preghiere da fare
  • È attento alla psicologia e alla pedagogia:
    • fornisce concreti suggerimenti per entrare e uscire dalla preghiera, conoscendo e rispettando l’umanità e la gradualità del cammino del singolo;
    • non si arrende davanti all’aridità della preghiera
    • educa alla consapevolezza che non da ogni preghiera si deve uscire con “qualcosa”: il valor
    • e del’orazione continua ad esserci anche senza la presenza di frutti sensibili.

Una difficoltà:
  • Noi oggi abbiamo maturato una concezione diversa di preghiera, ove portiamo l’orazione nella vita e facciamo diventare preghiera la nostra vita, dopo esserci abilitati nell’incontro personale con Dio ad incontrarlo anche nel mondo.
  • Qui invece pare molto sottolineata la divisione dentro la preghiera e fuori dalla preghiera, quasi ci fosse una separazione.

Necesidad de la oración


La Filotea
Sobre la segunda parte, los capítulos 1 – 8.

Grupo de lengua español
Participantes: Agustín Novoa Leyva, Patricio de la Torre, Orlando E. Ortega Nates.
21 de noviembre de 2007

SÍNTESIS DEL TRABAJO

Dentro del grupo, después de escuchar a cada participante en sobre la lectura realizada a dichos capítulos se llegó a las siguientes conclusiones:

1. San Francisco de Sales en su libro “Introducción a la vida devota” en la segunda parte al hablar de la necesidad de la oración se vuelve a mostras muy conocedor de la gente para la que escribe, este conocimiento le hace mostrarse muy realista y didáctico al momento de presentar la oración y las formas de hacerla. El interés de San Francisco es que el cristiano advierta la necesidad de estar en constante unión con Dios.

2. Los consejos para la vida de oración son muy prácticos.

3. La conciencia de la presencia de Dios en la vida es fundamental en la Oración Salesiana. Asi en esta parte que se propone ayudar a la oración Francisco de Sales pone como base el tomar conciencia de dicha presencia. Estar en presencia de Dios es una gracia, por eso el segundo punto para comenzar es invocar, pedir ayuda para vivir la oración.

4. La presentación de los santos y los angeles como quien nospueden ayudar hace percibir una cercanía con ellos. Hace tenerlos presente y es sin duda, una manera que en el contexto histórico de Francisco era usual. Presentar a los angeles y a los santos hoy en dia, sobre todo en algunos contextos se debe hace con la precaución debida dado el ambiente de seudo espiritualidades.

5. San Francisco en esta parte muestra claramente la importancia de la oración mental. Nosotros en la vivencia descubrimos que la meditación en los diversos proceso de formación ha sido acompañada. En algunos casos se ha percibido bastante libertad y esto provocaba la perdida o la ausencia de método para orar. Francisco de Sales muestra lo importante de acompañar dandole iportancia a la persona en todas sus capacidades (afectos, imaginación, sentimientos, voluntad, etc.).

Friday, November 23, 2007

The importance of being earnest

Introduction to the Devout Life
Part II, chapters 1-9
English-Speaking Group 2

Caesar DIZON (Filippine), Joseph MINJA (Tanzania)

In our group we have shared on the following points.
  • The importance of prayer and meditations; St. Francis is speaking to Filotea and telling about the importance of prayer. During prayer he reminds of trying to avoid all the destructions.
  • One needs to feel the presence of God when he is praying and making meditation.
  • The importance of inspirations.
  • Teaching about the use of imagination and how to do it during prayer time.
  • Importance of using brief and earnest words during prayer
  • Importance of heavenly creatures such as guardian angels, Blessed Mary and the saints. Offering to God through them.
  • Importance of using the images from the Gospels while making a prayer. Example the use of the image of the Cross.

Difficulties which we for saw.

  • It is not easy to have the clear picture in mind of the image of God and pray to Him? Especially at the moments of difficulties, sickness among others.
  • Very often we get distraction when praying because of the environment, thoughts, what has been going on in us…

What I think of these chapters….
They contain practical points for one’s prayer life. They are:
  • The importance of the venue. It should be a quiet place and where one will not be disturbed.
  • Beginning with the act of the Presence of God is critical because one is led into the state of prayer. After all, what is prayer if not encounter with God?
  • One should not be a slave of the method.
  • The use of the imagination is helpful. But it may work for some. It may not work for others.
  • Resolution makes prayer a practical activity in the sense that resolution becomes the link of prayer to life.
  • One should expect aridity. When that happens, stick to your prayer t

Wednesday, November 21, 2007

Why practice mental prayer?

Introduction to the Devout Life
Part II ( Chapters 1 - 9 )
English Speaking Group 1
Orlando, Rozario, John

A Synthesis of the Group Discussion on 21st Nov’ 07.



1. WHY to Practice Mental Prayer?

  • To See Christ & To Become like HIM.

2. HOW to Do it?

  • Be Present & Feel HIS Presence.
  • Imagine & Meditate (Imagine as if you are on mount Calvary etc. & Remain there, receive the Light and gather the honey).
  • Take concrete resolutions & Gather devotional bouquet. (Taste the fruits and smell the flowers during the day).

3. GENERAL ASPECTS :

  • Always remember that our life is a gift and cultivate the virtue of gratitude.
  • “The Introduction” is for all those who wish to lead a devout life of virtues.
  • The Methodology of mental prayer can vary from person to person.
  • Give no room for discouragement even if you fail. Just remain in HIS presence.
[Rozario]

Preghiera salesiana secondo il metodo ignaziano?

La Filotea
Parte Seconda, capitoli 1-9
Gruppo Giapponese Corano Libanese Fiammingo

Dobbiamo dire che il modo di presentare il modo di fare, oppure di sperimentare la meditazione non è, almeno per il nostro gruppo tutto nuovo. Da una parte perché chi sono molte cose che sono simili ai altri camini spirituali presentati da altri santi come per esempio San Ignazio di Loyola… Anche il suo modo di presentare segue nelle linee grande il stesso percorso (cfr. prima settimana degli esercizi).

Dall’altra parte perché siamo ormai abituato a fare la nostra meditazione di ogni giorno più o meno in questo modo. Interessante da notare è il modo di fare la meditazione proposta nella ispettoria di Corea, dove fanno la meditazione guidata da una guida chi indica le diverse tappi della meditazione. (Guida la preghiera dello spirito santo, da indicazione per lo sviluppo, inizia la conclusione: il ringraziamento, l’offerta, la supplica (come descritto a p.81)). Altri di noi hanno imparato questo modo di lavorare nel noviziato, oppure grazia a una guida spirituale.

Diciamo che l’inizio e la conclusione della meditazione sono molto importante. È importante di mettersi sotto la protezione di Dio, mettersi degno e umile nella presenza di Dio è prima di tutto punto chiave. Cosi anche alla fine, ringraziare e prendere il frutto della meditazione è indispensabile per vivere, lasciar imporsi durante l’intera giornata.

Nonostante il fatto che San Francesco ha descritto una via molto semplice, e facile da seguire, incontriamo qualche problemi nel realizzare la meditazione ogni giorno. Prima di tutto siamo qualche volta molto distratti, cominciamo alla meditazione, ma ci sono cento ragione per quale siamo distratti.

Anche il capitolo 4 quando parla del uso della immaginazione per meditare non è accolto per tutti membri del gruppo cosi facile. C’è bisogno d’una guida molto capace per questo, non è qualcosa che si raggiunge a fare dall’inizio, la guida deve aiutarti ad imparare questo modo di meditare.

Infine abbiamo rifletto sul capitolo 9: L’aridità che ci affliggono nelle meditazioni. Anche questo è qualcosa che abbiamo incontrato tutti per brevi o lungi periodi. San Francesco fa la descrizione in una pagina, ma si tratta di una realtà difficile e non facile a portare, soprattutto quando parla in modo di non preoccupasi, che tutto andrà bene, di essere e stare fedele…

Georges, 辻家直樹, 정재준, Wim

Saturday, November 17, 2007

Promesa de la fe cristiana

Sobre la primera parte, los capítulos VIII – XX. De la FIlotea.

Participantes:
Agustín Novoa Leyva.
Patricio de la Torre.
Orlando E. Ortega Nates.

SÍNTESIS DEL TRABAJO
14 de noviembre de 2007.

Dentro del grupo, después de escuchar a cada participante en sobre la lectura realizada a dichos capítulos se llegó a las siguientes conclusiones:

  1. San Francisco de Sales en su libro “Introducción a la vida devota” usa los novísimos como punto de referencia para hacer la confesión general, sin embargo parecer ser presentado en ciertos ambientes de una manera de temor a Dios, mientras que San Francisco de Sales los presenta en el sentido de un acercamiento más a un Dios paterno y misericordioso, se hablan mas desde el amor de Dios. En el fondo parte de que el hombre es creado por Dios en sentido positivo. Se podría decir que, incluso, estos mismos novísimos pueden chocar hoy en día. Pues el peligro de utilizar el lenguaje de estos, tal y cual como los presenta el libro, sin contextualizarlo a nuestro tiempo pude llevar a una idea errada de la misericordia de Dios.
  2. A nivel de contenido se puede apreciar que presenta una antropología y una teología cristiana actual, en donde se puede apreciar una visión completa del ser humano.
  3. Surge el análisis que: frente a la ley natural y los fines que se presentan en la obra, al confrontarlos con una antropología contemporánea, el mismo contenido y el mismo leguaje puede llevar a la discusión e incluso al choque entre estas dos líneas.
  4. Es interesante apreciar que el optar por el camino de la vida devota parte de la opción libre del hombre.
  5. Para el ambiente latinoamericano en donde se presenta tanta religiosidad popular y fanatismo religioso, hablar de estas meditaciones (los novísimos) no es nada fácil por tal motivo se requiere de una actualización.
  6. Sobre la confesión general se habla del afecto al pecado. Es decir que recomienda como elemento importante es dejarlo, hacer el propósito de no tenerlo como afecto. Esto parte desde el interior del ser humano.
  7. Interesante es ver como en cada meditación San Francisco de Sales presenta un esquema de preparación que lleva lentamente a reconocer la presencia de Dios como el Padre misericordioso. Parte desde el sentido del agradecimiento a Dios por su amor, después la condición humana de limitado y la ofensa hecha que lo aleja para retomar de manera positiva el amor de Dios que acoge.
  8. Al ser una obra que va dirigida a los laicos, se puede apreciar la importancia del Bautismo como la promesa de la fe cristiana en la vida del laico.
  9. Así como San Francisco de Sales habla de la fealdad del pecado que aleja de Dios; igualmente se podría decir, en relación con Don Bosco, que también considera la fealdad del pecado en los jóvenes para llegar a la santidad.

Una proposta molta aperta di una cultura distante da noi

La Filotea
Parte 1ª, cap. 9-18
Gruppo: Luigi, Chalana, Giampiero, Fabiano

Ci ha colpito:
  • La progressività del cammino spirituale proposto, unito a molta concretezza.
  • Il concetto di Dio è sì di grandezza e onnipotenza, ma non così tanto da schiacciare l’umanità. Al contrario, non si sottovalutano gli elementi del corpo per arrivare a Dio. Per l’epoca, è molto aperto.
  • Frequenti e valide le immagini riferite ai sensi
  • La chiesa santa o dannata sostiene l’anima: non si è santi o dannati da soli.
  • Importanza della confessione generale, proprio come avverrà in don Bosco.

Le immagini:
  • Forti, molto accese, ma molto spesso desuete, poco attuali. Non mancano alcuni esempi di immagini utili ancora per noi (ad esempio la pulce o la febbre, piccoli fastidi durante la notte, che sono un nulla paragonate alle pene dell’eternità)

Difficoltà:
  • Molto materiale per una singola meditazione. Molto lavoro spirituale circa il lavoro interiore è condensato in poche righe.
  • Culturalmente è piuttosto distante da noi.