La Filotea
Parte 2, capitoli 10-21
Gruppo italo-cingalese
(Fabiano, Chalana, Giampiero)
Parte 2, capitoli 10-21
Gruppo italo-cingalese
(Fabiano, Chalana, Giampiero)
Emergono, in generale, molti temi “respirati” in altri corsi di salesianità e negli anni di formazione. Ritroviamo in questa parte molti temi cari a don Bosco e alla nostra tradizione.
Degni di attenzione ci paiono:
- Il ringraziamento precede sempre: è una metodologia pedagogica. Questo sia al mattino, che alla sera, nell’esame di coscienza. Si parte prima dal positivo (vedi don Bosco: prima la bellezza della virtù, poi la bruttezza del peccato).
- L’impianto della sacramentala è quello presente anche in don Bosco. I sacramenti danno forza, potenza, conferiscono aiuto nella vita virtuosa.
- La devozione e la vita cristiana sono realtà ecclesiali: non una fede intimistica ma comunitaria. In questo ambito vanno inserite le letture delle vite dei santi, che rivelano il nostro procedere insieme, in cordata: anche loro ci sostengono nell’andare avanti.
- La devozione personale è anche a beneficio della realtà ecclesiale, del prossimo: il mio impegno nella preghiera può servire a far crescere la fede di chi mi sta vicino.
- L’aspetto preventivo: il prepararsi sin dal mattino a vivere bene la giornata, prevedendo le difficoltà incontrabili e le virtù da potenziare. Tutto può divenire preparazione alle difficoltà future, così da affrontarle meglio.
- La presenza degli angeli è vista come quella di assistenti, presenti per aiutare nel bisogno.
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