La Filotea
Parte 3, capitoli 1-10
Gruppo giapponese, coreano, libanese, fiammingo
Georges Naaman El Moualler, Naoki Tsujiie, Jaejun Chong, Wim Collin
Parte 3, capitoli 1-10
Gruppo giapponese, coreano, libanese, fiammingo
Georges Naaman El Moualler, Naoki Tsujiie, Jaejun Chong, Wim Collin
La Filotea sembra d’essere ancora attuale, e lo sarà anche sempre.
C’è, come è scritto anche in nostri giorni, una differenza grande tra umiltà e abiezione. Forse anche noi ci cadiamo qualche volta nel buco, di tentare di essere umile, ma non è cosi, forse amiamo soltanto la nostra abiezione per fare bella figura negli occhi degli altri. Parliamo dell’umiltà esteriore ed interiore. L’umiltà interiore è più importante di quella esteriore. L’umiltà esteriore può essere uno simbolo di quella interiore, ma non è sempre così.
Dobbiamo imparare a vivere insieme con i nostri prossimi per amore di Dio. L’umiltà ci fa crescere in perfezione davanti a Dio e la dolcezza davanti al prossimo. Allora, via con le parole brutte! Via con i pregiudizi! Avviciniamoci ai nostri vicini con amore, l’amore ispirato da Dio.
Dobbiamo sempre essere consapevole che la realtà del mondo non è la nostra realtà unica. C’è nella vita di noi, dei cristiani un'altra realtà più importante da quale dobbiamo tenerci conto. La ficca in Dio è parola chiave nella vita di ciascuno di noi. Mentre con una mano raccogli e ti servi dei beni di questo mondo, con l’altra tieni aggrappata al Padre celeste. Fa attenzione a non lasciare la sua mano e la sua protezione.
Abbiamo trovato purtroppo anche qualche difficoltà nella lectio di questi capitoli. Per esempio nel modo di presentare il nostro Dio. Qualche volta in certe regioni nel mondo, si mette molto accento sulla paternità (e maternità) di Dio. Dio chi sembra di essere un padre e una madre nello stesso tempo. San Francesco di Sales ha qualche volta un’immagine ben diversa di Dio. Il Dio del Savoiardo è, il creatore del mondo, del bene e del male. Qualche volta nella lettura può sembrare che il male che arriva alle persone è, nella visione di San Francesco, la creazione di Dio. Ma che cosa facciamo con la sofferenza innocente? Non è possibile che per esempio un Tsunami è la colpa, la punizione di Dio a causa del male fatto dagli uomini, perché chi sono morti e feriti tante persone innocente. Alla fine c’è la salvezza, va bene, ma adesso? Soltanto la sofferenza?
Georges, 辻家直樹, 정재준, Wim
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