La Filotea
Parte Terza – capitoli 11-20
Gruppo italiano
(Italo, Mónica, Baltazar, Boonlert, Gianluca)
- Il linguaggio è sempre semplice anche se parla di cose profonde.
- Interessante l’esempio sulla castità, parlando dei fiori.
- San Francesco di Sales sa usare bene del buon senso in tutto ciò che dice.
- Bisogna fare le cose con tranquillità non con la fretta, la nostra società purtroppo gira attorno a questo. Dobbiamo legare assieme contemplazione e azione.
- E’ importante che la dimensione dei 3 voti o consigli evangelici vengano proposti ai laici come dono di Dio.
- E’ importante la nostra risposta, è una nostra scelta, avere padronanza di sé (spesso san Francesco lo richiama) e per questo rendere fruttuoso ciò che Dio ci ha donato.
- Nella povertà anche con la ricchezza perché siamo chiamati ad essere amministratori e non possessori.
- Ciò che la Filotea propone è un cammino esigente, con una formazione permanente nelle virtù.
- Sull’amicizia la Filotea ci offre le caratteristiche (e dei veri e propri criteri) del vero amico, e soprattutto ci indica l’importanza dell’amicizia spirituale.
- Come figura riassuntiva ci sembrava bella l’immagine dell’unico braciere che arde, a simboleggiare l’umiltà, l’amore da dove poi si dipartono le altre cose come i 3 voti.
Per il gruppo italiano
Gianluca
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