FILOTEA - I parte - Capitoli da IX a XXIV
Quello messo in corsivo sono le IMMAGINI; il resto ciò che mi ha colpito. Tra parentesi tonde vi sono le pagine. La nostra edizione: S. Francesco di Sales, Filotea. Introduzione alla vita devota, a cura di Ruggero Balboni, 15ª ed. (Milano: Paoline, 2010).
Capitolo IX - Prima Meditazione: LA CREAZIONE
Voglio cambiare vita e seguire il mio Creatore e sentirmi onorata per l’essere che egli mi ha dato; voglio impegnarlo totalmente nell’obbedire alla sua volontà, nei modi che mi verranno indicati, e sui quali mi illuminerà il mio padre spirituale (39-40).
Capitolo X - Seconda meditazione: IL FINE PER IL QUALE SIAMO CREATI
Dio [...] ti ha dato l’intelligenza per conoscerlo, la memoria per ricordarlo, la volontà per amarlo, l’immaginazione per rappresentarti i suoi benefici, gli occhi per contemplare le sue opere, la lingua per lodarlo, e così tutte le altre facoltà (40-41).
Considera la sventura del mondo che non pensa a queste cose, ma vive come se fosse stato creato soltanto per costruire case, piantare alberi, accumulare ricchezze e fare pazzie (41).
Capitolo XI - Terza Meditazione: I BENEFICI DI DIO
Impiega con cura i mezzi che la Chiesa ti offre per la salvezza tua e per amare Dio. Sì, sono decisa a fare regolarmente orazione, a ricevere i sacramenti, ad ascoltare la sua santa Parola; metterò in pratica le sue ispirazioni e i suoi consigli (44).
Capitolo XII - Quarta Meditazione: IL PECCATO
A tal fine, seguirò con impegno i consigli che mi verranno dati e non riterrò mai di avere fatto abbastanza per riparare le colpe del passato (46).
Capitolo XIII - Quinta Meditazione: LA MORTE
Pensa che una volta uscita dal corpo, l’anima prende il suo posto: o a destra, o a sinistra. Tu, dove andrai? Che strada prenderai? Non dimenticare che sarà la stessa nella quale ti sei incamminata in questo mondo (48).
Capitolo XIV - Sesta Meditazione: IL GIUDIZIO
Ringrazia Dio che ti ha dato modo di metterti al sicuro per quel giorno e ti ha concesso tempo per la penitenza (51).
Capitolo XV - Settima Meditazione: L’INFERNO
Se una pulce in un orecchio o l’alterazione di una febbriciattola, rendono una breve notte così lunga e tormentosa, pensa a quanto deve essere spaventosa la notte dell’eternità con tanti tormenti! Da quell’eternità nascono la più nera disperazione, le bestemmie, una rabbia senza fine (52).
Capitolo XVI - Ottava Meditazione: IL PARADISO
Infine pensa al bene sommo di cui tutti insieme godono: la vista di Dio che li gratifica per l’eternità del suo sguardo pieno d’amore, travolgendo i loro cuori in un abisso di piacere. È un bene senza pari l’essere uniti al proprio principio (54).
Sono simili ad uccelli spensierati, che volano e cantano eternamente nel cielo della divinità, che li colma di piaceri inesprimibili; ciascuno, senza invidia, canta al suo meglio, le lodi del Creatore (54).
Capitolo XVII - Nona Meditazione: ELEZIONE E SCELTA DEL PARADISO
Pensa quanto sia vero che tu ti trovi tra il Paradiso e l’Inferno; come pure è vero che l’uno e l’altro sono spalancati per riceverti secondo la scelta che tu farai (56).
Cap. XVIII - Decima Meditazione: L’ELEZIONE E LA SCELTA DELLA VITA DEVOTA
Capitolo XIX - COME FARE LA CONFESSIONE GENERALE
Se noi siamo molto umili, o Filotea, il peccato ci darà un grande dispiacere perché offende Dio. Ma l’accusa del nostro peccato diverrà dolce e piacevole perché onora Dio: quando diciamo al medico il male che ci tormenta, proviamo già un certo sollievo. Quando sarai davanti al padre spirituale, immagina di essere sul Calvario, ai piedi di Gesù Cristo crocifisso, il cui sangue, grondando da tutte le parti, ti lava dalle iniquità; infatti anche se non si tratta fisicamente del sangue del Salvatore, è sempre il merito di quel sangue versato che continua a scorrere abbondantemente sui penitenti che si trovano attorno al confessionale (60).
Capitolo XX - PROMESSA PER IMPRIMERE NELL’ANIMA IL PROPOSITO DI SERVIRE DIO, A CONCLUSIONE DEGLI ATTI DI PENITENZA
Ma, se per suggestione del nemico o qualche umana infermità, dovesse capitarmi di venir meno in qualche cosa a questa mia promessa e a questa consacrazione, fin d’ora protesto e mi propongo, con l’aiuto della grazia dello Spirito Santo, di rialzarmi immediatamente, appena ne avrò coscienza, di rivolgermi di nuovo alla misericordia divina senza attendere un solo istante (63).
Capitolo XXI - CONCLUSIONE DELLA PRIMA PURIFICAZIONE
È un ottimo contratto, Filotea: tu doni ora te stessa alla Maestà di Dio e ottieni in cambio che Egli si doni a te per l’eternità (64).
Capitolo XXII - BISOGNA LIBERARSI DALL’AFFETTO AL PECCATO VENIALE
I ragni non uccidono le api, ma ne contaminano e ne corrompono il miele, e le ostacolano con le loro ragnatele, di modo che le api non possono più lavorare; questo quando tessono ragnatele per fermarsi. Così, il peccato veniale non uccide l’anima, ma corrompe la devozione e intralcia talmente le potenze dell’anima con le cattive abitudini e tendenze, che essa non riesce più ad attuare la prontezza della carità, nella quale consiste la devozione; questo avviene quando il peccato veniale alberga nella nostra coscienza per l’affetto che gli portiamo (66-67).
Capitolo XXIII - BISOGNA LIBERARSI DALL’AFFETTO ALLE COSE INUTILI E PERICOLOSE
I cervi che hanno messo su troppo grasso, si ritirano in disparte e si nascondono nei cespugli, sapendo che, se per caso dovessero essere attaccati, il grasso non permetterebbe loro di correre agilmente: il cuore dell’uomo, quando si carica di affetti inutili, superflui o pericolosi, non riesce più a correre con prontezza, agilità e facilità dietro al suo Dio, che è il centro della devozione (68).
Capitolo XXIV - OCCORRE LIBERARSI DALLE CATTIVE INCLINAZIONI
Se si è trovato il modo di trasformare le mandorle amare in mandorle dolci, semplicemente facendo un’incisione alla base per farne uscire il succo, perché dovrebbe essere impossibile far uscire da noi le tendenze perverse per diventare migliori? (69).
Non c’è temperamento al mondo che, per buono che sia, non possa essere reso cattivo dalle cattive abitudini; al contrario, non esiste temperamento così perverso che, con la grazia di Dio in primo luogo, e poi con lo sforzo e l’impegno, non possa essere corretto e migliorato (70).
Sintesi del sig. Virgilio Radici
Foto di don Joe Boenzi: Le montagna sopra il Lago d’Annecy
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