La Filotea
Parte Prima, capitoli 1-8
Bogdan; Lucia; Teresa; Pietro
1-
Che cosa ci ha colpito? Abbiamo voluto riportare per intero questa del resto breve premessa di San Francesco di Sales, in contenuto nei 8 capitoli che abbiamo letto e condiviso, per dimostrare quanto piano, semplice e chiaro fosse il suo stile e quanto e quale godimento sia la lettura dei suoi scritti, che vi esorto vivamente a leggere.
Nel primo capitolo: la vera e viva devozione, esige l’amore di Dio in quanto abbellisce l’anima, perché ci rende accetti alla divina Maestà. Le persone devote volano in Dio con frequenza, prontezza e salgono in alto.
Nel terzo capitolo: un capitolo sembra che coperto tutto i primi capitoli che la devozione si adatta a tutte le vocazioni e professioni; cioè la devozione deve essere proporzionata e adeguata "...alle forze, alle occupazioni e ai doveri dei singoli".
Nel quarto capitolo: la necessità di un direttore spirituale per entrare e progredire nella devozione, è la porta di entrare la vera devozione è la vita preghiera, la meditazione e sappia accettare, accogliere i doni di Dio della nostra vita ed vivela.
Attraverso l’immagine la scala di Giacobbe, ci racconta che ci sono gli Angeli che “scendere” e “salire”, ma non volano! vuole prensentarci una gradualità; una conoscenza profonda che sono le creature! Così la nostra devozione è bisogna a essere purificato come gli Angeli ed a cercare unione con Dio in ogni momento della nostra vita terrena, come via di salire verso Dio da ogni grado fra dei gradini.
2-
Quali sono gli aspetti pastorali che trovo in questi capitolo che parlano (o che non parlano affatto) alla gente d’oggi?Primo di tutto sulla parola “devozione”, una parola che ci sembra difficile a spiegare per le genti d’oggi, anche a livello culturale e tradizionale.
Secondo gli aspetti positivi che possiamo trovare in questi capitoli che parlano della “purificazione” e del “desiderio”, vanno completamente come una via di vera devozione.
Terzo gli aspetti pastorali che troviamo se vogliamo essere un direttore spirituale per i giovani, prima di tutto deve essere stare con loro (per conquistare la loro fiducia), e da questo punto i giovani sentono come loro compagni, loro amici…ecc.
3-
Per conludere: Ecco la saggezza di San Francesco di Sales: non confondiamo la devozione con certe stranezze, certe esagerazioni: la devozione deve essere proporzionata e adeguata "...alle forze, alle occupazioni e ai doveri dei singoli".
∞ Pietro Tran-Anh-Tu